Fumo di sigaretta oggi:
30 anni di osservazione dell’andamento del fumo passivo negli alunni
delle V classi della scuola primaria: le notizie aggiornate al 2024
Francesco Magro1 , Patrizia Volpe2, Serena Magro3, Laura Magro4
1Cardiologo già Responsabile Medico del Centro per la Prevenzione e la Terapia del Tabagismo ASP 1 Agrigento , 2Centro per la Prevenzione e la Terapia del Tabagismo ASP 1 Agrigento, 3Cardiologo Specialista Ambulatoriale ASP 1 Agrigento, 4Pediatra di Base ASP 1 Agrigento
PREMESSA
Non tutte le persone invecchiano allo stesso modo L’invecchiamento è un processo dinamico e soprattutto non riguarda soltanto le persone da una certa età in poi, ma interessa tutto l’arco della vita a partire da quella in utero: si accumulano dunque una serie di esperienze positive e negative che complessivamente portano a fenotipi diversi.
Da un lato ci sono i fattori endogeni ( il patrimonio genetico di ogni persona ) da cui può dipendere una maggiore o minore predisposizione ad ammalarsi .
Dall’altro ci sono i fattori esogeni: l’ambiente in cui si vive ( vivere in una città particolarmente inquinata, al mare, in montagna o in campagna) , influisce vivere in un’area del mondo dove si può andare incontro con più facilità a infezioni, perché magari mancano opportuni sistemi di prevenzione, conta lo stress fisico o psicologico a cui si è sottoposti e la professione che si svolge, più o meno faticosa e conta lo stile di vita.
Contrariamente a quando si è bambini, man mano che si va avanti con l’età le differenze diventano maggiori e quindi le traiettorie dell’invecchiamento si diversificano.
Nel 2023 la speranza di vita alla nascita in Italia risulta pari a 83,1 anni .
Lo studio della “mortalità evitabile” fornisce informazioni sulla salute della popolazione e sulla qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini. Essa viene declinata nelle due componenti 1) prevenibile e 2) trattabile .I decessi prevenibili sono definiti tali perché potrebbero essere evitati attraverso efficaci interventi di prevenzione primaria e di salute pubblica; quelli trattabili si riferiscono ai decessi che potrebbero essere contenuti grazie a un’assistenza sanitaria tempestiva ed efficace di trattamenti sanitari adeguati e di prevenzione secondaria .
In Italia le cause di morte più frequenti nella popolazione si confermano nel complesso le malattie del sistema circolatorio (217.523 decessi) e i tumori (174.511), che insieme causano più del 55% dei decessi totali pertanto la Malattia Cardiovascolare di origine Aterosclerotica ( ArterioSclerotic CardioVascular Disease : ASCVD) rimane la più frequente causa di morte sia in Italia che nel mondo .
Le malattie del sistema circolatorio sono dovute principalmente all’aterosclerosi e solo meno del 5% delle persone con Sindrome Coronarica Cronica sono SMuRFless (Standard Modifiable cardiovascular Risk Factors ) ( ovvero senza i 4 fattori di rischio standard modificabili : ipercolesterolemia , diabete, ipertensione arteriosa e fumo) (cholesterol level , diabetes status, blood pressure and smoking status) . L’aterosclerosi è una malattia multifattoriale, infiammatoria, che ha come base di inizio e sostegno i lipidi assieme al diabete , all’ipertensione arteriosa e all’inalazione di fumo.
Le manifestazioni cliniche sono varie, le più debilitanti e impattanti sono quella cardiovascolari (cardiopatia ischemica, infarto miocardico) e cerebrovascolari (ictus). La malattia inizia già dall’adolescenza e si estrinseca come malattia cardiovascolare e cerebrovascolare in età avanzata.
La prevenzione dell’aterosclerosi è quindi indispensabile che inizi già in giovane età.
Infatti , se è vero che le manifestazioni cliniche iniziano in età adulta , è pur vero che esse sono il culmine di un processo aterosclerotico che è iniziato ed è progredito nei decenni precedenti .
Recentemente riguardo al fattore di rischio “ipercolesterolemia” si è proposta la misura degli anni-colesterolo” ( la colesterolemia LDL annuale media moltiplicata per il numero degli anni di vita) proponendo una soglia di 5.000 anni-colesterolo oltre la quale inizia la possibilità dell’1% di avere manifestazioni cliniche di ASCVD .
Con questo tipo di approccio si possono individuare i gruppi di persone che raggiungeranno tale soglia a 20 anni oppure a 100 anni!
Stesso approccio si può utilizzare per gli altri fattori di rischio cardiovascolare.
Posticipare l’età in cui si iniziano ad avere le prime manifestazioni cliniche di malattia aterosclerotica è un obiettivo proponibile e , tutto sommato, realizzabile!
Ultimamente è stata proposta la “prevenzione primordiale” ovvero “prevenire lo sviluppo dei fattori di rischio” (che differisce dalla “prevenzione primaria” che consiste nel ridurre i fattori di rischio solo nelle persone in cui si sono già evidenziati fattori di rischio alti per “prevenire il verificarsi di un evento cardiovascolare”.
Con la “prevenzione primordiale” , per esempio, si propone mantenere per tutta la vita la colesterolemia LDL ai livelli che fisiologicamente sono presenti nei primi due anni di vita degli umani (LDL-C ≈ 70 mg/dl) .
Analogo ragionamento si può fare con il fumo , tenendo conto che esiste una gradualità del “rischio fumo” : al gradino più basso c’è il fumo presente nell’aria ambiente respirata (misurato sotto forma di particolato ), al gradino intermedio c’è il fumo passivo (second hand smoke – fumo di seconda mano) , e infine c’è il nemico peggiore per l’apparato cardiovascolare che è il fumo di sigaretta attivo (anche di una sola sigaretta al giorno ) .
Al fine del raggiungimento e mantenimento della “salute cardiovascolare ideale” ( ideal cardiovascular health ) il valore ideale sarebbe respirare aria ambiente con concentrazione di PM 10 < 20 µg/mc , senza esposizione a fumo passivo e senza fumo di sigaretta attivo.
IL NOSTRO STUDIO OSSERVAZIONALE
Attraverso la somministrazione di un questionario anonimo agli alunni delle quinte classi della scuola primaria abbiamo indagato l’esposizione degli stessi a fumo passivo in ambiente domestico. La città dove è stata condotta l’indagine è la citta di Agrigento nel mese di maggio dell’anno 2024.
È risultato che il 75% dei bambini screenati non è esposto a fumo passivo in ambiente domestico : il 51 % perché vive con genitori non fumatori + la restante parte perché , pur convivendo con genitori fumatori , essi non fumano a casa e in auto in loro presenza.
Sono fumatori il 43 % dei padri e il 25 % delle madri e , in totale , i bambini con almeno un genitore fumatore sono il 49 % e di questi , purtroppo, il 53 % è esposto a fumo passivo !
Si astengono dal fumare in presenza dei loro figli il 59 % delle madri e il 47 % dei padri .
Dal confronto con i dati del 1994 emerge che siamo passati dal 55 % ( dati del 1994) al 75 % (dati del 2024) di bambini non esposti a fumo passivo in ambiente domestico .
Nel 1994 i padri fumatori erano il 51 % e le madri fumatrici erano il 36 % , i bambini con almeno un genitore fumatore erano il 64 % .
Nel 1994 si astenevano dal fumare in presenza dei loro figli il 49 % delle madri e il 23 % dei padri .
DISCUSSIONE
In complesso i dati raccolti indicano che cresce la consapevolezza dei danni da fumo (attivo e passivo): sicuramente l’impegno nel divulgare attraverso i media i danni da fumo di sigaretta assieme alla normativa antifumo introdotta in Italia il 10-01-2005 , all’informazione medica data dal personale sanitario , dai docenti nelle scuole e non ultimo la attività dei centri antifumo hanno dato e daranno nel futuro un grande aiuto nel combattere “l’epidemia tabagica”.
È stato dimostrato che il rischio cardiovascolare nel corso della vita è proporzionale al numero dei fattori di rischio e alla loro intensità.
La “prevenzione primordiale” per avere la massima efficacia deve iniziare il più precocemente possibile : solo in questo caso non saranno “rubati” anni di vita in buona salute e senza eventi di ASCVD . È chiaro che nei bambini questo compito è demandato ai genitori che devono provvedere ad una sana alimentazione (povera in sale e colesterolo) , ad incoraggiare una sana e regolare attività fisica, a far mantenere livelli ottimali della pressione arteriosa , dell’indice di massa corporea, della glicemia e del colesterolo . Inoltre i genitori devono provvedere che i loro figli respirino aria ambiente il meno inquinata possibile e chiaramente che non vengano esposti a fumo passivo.
CONCLUSIONI
La salute pubblica passa attraverso un messaggio fondamentale e non eludibile: ogni persona ha il potere di controllare la propria salute ( e il proprio destino ) impegnandosi in comportamenti che promuovono la “salute cardiovascolare ideale”.
La “salute cardiovascolare ideale” si conquista attraverso tante attenzioni a quello che si mangia, si beve, si respira e si fa ( sia come attività fisica che relazionale )sin dall’inizio della vita.
Respirare “fumo passivo” comporta un rischio cardiovascolare che si pone nel mezzo tra il rischio che si realizza con l’introduzione di aria ambiente particolarmente inquinata e il rischio relato al fumo attivo di tabacco ( anche di una sola sigaretta al giorno).
La “salute cardiovascolare ideale” si conquista giorno dopo giorno , non è appannaggio dell’età adulta o tantomeno della vecchiaia.
Enfatizzare questo messaggio è compito dei decisori politici, della scuola, delle comunità locali e delle associazioni scientifiche e culturali coordinati dall’Unità Operativa Educazione e Promozione della salute dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
La “salute cardiovascolare ideale” che ogni persona eredita nascendo viene erosa da tanti fattori : uno di questi è il fumo passivo .
Dai dati raccolti nel 1994 e nel 2024 emerge un miglioramento degli stessi : riduzione della percentuale sia dei padri fumatori che delle madri fumatrici, riduzione della percentuale di bambini che vivono in famiglie dove almeno 1 genitore fuma assieme all’incremento della percentuale complessiva di bambini non esposti a fumo passivo in ambiente domestico, alla percentuale di padri e madri che , pur essendo fumatori, non fumano in presenza dei loro figli.
RINGRAZIAMENTI
Si ringraziano i Dirigenti Scolastici : Dott. Prof. Francesco Catalano I.C. Statale “Esseneto” , Dott.ssa Prof.ssa Rosetta Greco I.C. Statale “Agrigento-Centro” , Dott. Prof. Luigi Costanza I.C. Statale “Rita Levi Montalcini “ , Dott. Prof. Antonio Lalomia I.C. Statale “Quasimodo” assieme a tutto il personale docente che si è prodigato per raccogliere i dati e che si impegna giornalmente nella diffusione delle conoscenze sulla “salute cardiovascolare globale”.
30 anni di osservazione sul fumo passivo nei bambini
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